LE
SANTE INDULGENZE
Tratto dal Giornalino di
Vieni e Vedi
“Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze
ed offrile per loro”
Gesù a santa Faustina Kowalska
Il 2 Agosto abbiamo celebrato il perdono di Assisi. Prendiamo spunto da
questo evento per parlare delle Sante indulgenze, tema fondamentale per la
nostra vita spirituale, ma oggi troppo spesso dimenticato anche a causa di un
falso concetto di Misericordia. Anzitutto occorre essere riconoscenti perché la
Chiesa dispensa tesori guadagnati con i sacrifici e le preghiere offerti in
primis da Cristo con tutte le sofferenze della Sua Passione e Morte di Croce,
ma anche dalla Vergine Maria e da tutti i Santi. Ci rifacciamo al Magistero
della Chiesa e in particolare al “Manuale delle indulgenze” (Enchiridion
indulgentiarum, 1968).
Cos’è l’indulgenza? Col Sacramento della Confessione viene perdonata la colpa dei peccati, ma il peccatore può avere comunque
bisogno di un’ulteriore purificazione, cioè di una pena temporale che può essere scontata nella vita presente oppure
nell’altra vita mediante il Purgatorio. Ebbene, l’indulgenza è la remissione
dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati già rimessi, quanto alla
colpa, con la Confessione sacramentale. L’indulgenza può essere plenaria o parziale a seconda che rimetta in
tutto o in parte tale pena temporale e può essere applicata a sé stessi o ai
defunti (sappiamo che le anime del Purgatorio possono pregare per noi, ma non
possono fare più nulla per sé stesse e attendono il tempo necessario alla loro
purificazione per entrare in Paradiso, tempo che può essere ridotto con le
nostre preghiere in loro suffragio, in primis il Sacrificio della S. Messa e le
indulgenze applicate a loro favore. Si tratta di un atto di grande Carità;
ecco, infatti, cosa dice Gesù a S. Faustina Kowalska: “Oggi conducimi le anime che sono nel
carcere del Purgatorio ed immergile nell’abisso della Mia Misericordia. Tutte
queste anime sono molto amate da me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia
giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia
Chiesa tutte le indulgenze e offrile per loro …” (dall’8° giorno della novena alla Divina
Misericordia). L’indulgenza plenaria può essere acquistata una volta al giorno,
mentre quella parziale anche più volte. Le condizioni per lucrare l’indulgenza, oltre al compimento dell’opera
indulgenziata, sono:intenzione di acquisirla, distacco del cuore dal peccato anche veniale e proposito di non
commetterlo più,Confessione Sacramentale (anche alcuni giorni prima e dopo di aver compiuto l’opera), Comunione Eucaristicae preghiera per il Papa (Pater, Ave, Gloria) da farsi nello stesso giorno dell’opera. Spesso è
richiesta la visita in Chiesa e la recita del Credo. Il Manuale riporta
dapprima quattro gruppi di concessioni di indulgenze di carattere
generale, secondo cui si concede
l’indulgenza parziale al fedele che:
I.
nel compiere i doveri e
sopportare le avversità della vita, innalza con umile fiducia l’animo a Dio
aggiungendo, anche mentalmente, una pia invocazione;
- con spirito di fede e misericordia pone sé o i
suoi beni a servizio dei fratelli;
- si priva spontaneamente con spirito di sacrificio
e penitenza di qualche cosa lecita;
- rende, senza vergognarsi, aperta testimonianza di
fede davanti agli altri, riconoscendo Dio davanti agli uomini e
combattendo la buona battaglia della fede.
Il Manuale elenca, poi, numerose occasioni per lucrare l’indulgenza
plenaria e parziale. C’è davvero da rimanere stupiti e, forse, certi atti e
preghiere a cui eravamo abituati magari senza dargli tanto peso, li vedremo e
penseremo sotto una luce diversa …
Atti o preghiere cui è legata l’Indulgenza plenaria: Adorazione del SS. Sacramento per almeno mezz’ora; pio esercizio della
Via Crucis; recita del S. Rosario (senza interruzione e meditando i misteri) o
dell’Inno Akathistos in Chiesa oppure in famiglia, in una comunità religiosa o
associazione di fedeli; lettura/ascolto della Sacra Scrittura per almeno
mezz’ora; consacrazione della famiglia al Sacro Cuore di Gesù o alla Santa
Famiglia di Nazareth in presenza di un sacerdote; consacrazione del genere
umano a Cristo Re nel giorno della relativa Solennità; benedizione del Papa
Urbi et Orbi (seguita anche tramite radio o TV); nel Giovedì Santo, recita del
Tantum Ergo davanti alla reposizione del SS. Sacramento; nel Venerdì Santo,
partecipazione all’adorazione della Croce; partecipazione alla processione
Eucaristica nel giorno del Corpus Domini; partecipazione alla celebrazione
della Prima Comunione anche di altri; nei Venerdì di Quaresima recita della
preghiera “A Gesù Crocifisso”; partecipazione agli esercizi spirituali di
almeno 3 giorni interi; partecipazione a qualche funzione durante la settimana
di preghiera per l’unità dei cristiani; recita in Chiesa del Veni Creator nel 1° giorno dell’anno o a Pentecoste; recita del Te
Deum l’ultimo giorno dell’anno; partecipazione alla prima S. Messa di un
novello Sacerdote o nel giorno di particolari anniversari di ordinazione;
rinnovo delle promesse battesimali durante la Veglia Pasquale e
nell’anniversario del proprio Battesimo; benedizione apostolica impartita dal
sacerdote (insieme ai Sacramenti) al fedele in punto di morte (in subordine la
Chiesa concede l’indulgenza anche in mancanza del Sacerdote purché il fedele
sia debitamente disposto e durante la sua vita abbia abitualmente pregato);
visita di particolari luoghi sacri (es. le quattro Basiliche patriarcali di
Roma, le Cattedrali, I Santuari, ecc.) in ricorrenze particolari quali
dedicazione, memoria del Titolare, ecc.; applicabile solo per i defunti, visita
di un cimitero dall’1 all’8 Novembre insieme alle altre condizioni da
praticarsi nel giorno della Commemorazione dei defunti; festa della Divina
Misericordia (istituita nel 2000 da Giovanni Paolo II); perdono di Assisi il 2
Agosto.
Atti o preghiere cui è legata l’Indulgenza parziale: insegnamento/ascolto della dottrina cristiana; visita al SS. Sacramento;
Comunione Spirituale; ringraziamento dopo la S. Comunione; recita privata del
S. Rosario; esame di coscienza; ritiro mensile; recita del Magnificat; recita
dell’Angelus o del Regina Coeli; recita di alcune preghiere mariane (tra cui
“Sotto la tua protezione …”, preghiera di S. Bernardo “Ricordati o pietosissima
Vergine Maria …”, Salve Regina); recita dell’Angelo di Dio; preghiera a S.
Giuseppe; preghiere legittimamente approvate in onore di Apostoli, Santi e
Beati; partecipazione a novene fatte in pubblico; preghiera per il Papa e il
Vescovo; preghiera all’inizio e termine della giornata, iniziando a compiere il
proprio lavoro e prima e dopo il pasto; segno di croce fatto con devozione;
recita del Credo; recita degli atti di Fede, Speranza e Carità; uso con
devozione di oggetti di pietà benedetti quali Crocifisso, Croce, corona,
scapolare, medaglie; per i defunti, visita al cimitero e recita dell’eterno
riposo.
Stupiti? Non ci resta che aprire questo scrigno prezioso e, con fede e
umiltà, attingere a questo immenso tesoro! Non lasciamoci distogliere da certa
teologia e predicazione che, intrise di relativismo e materialismo e negando il
peccato e la distinzione chiara tra bene e male, pur riempendosene la bocca, di
fatto nega anche la Misericordia di Dio!
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