domenica 7 agosto 2016




SUOR MARIA CHIARA SCARABELLI 
 Una Mistica dei tempi nostri





VIDEO:  Vita di suor Maria Chiara Scarabelli https://www.youtube.com/watch?v=foAbpSdDOws

 Il Monastero di san Silvestro (MN) dove visse Suor M. Chiara Scarabelli  https://www.youtube.com/watch?v=orO4Zv3LrGU

RADIO: http://it.1000mikes.com/show/radio_di_chiara


PAGINA FACEBOOK:    “Suor Maria Chiara Scarabelli - La Missione e la Medaglia”



"Ho bisogno di te per dare un dono a quei miei cari figli che sono la gioia del mio Cuore,
perché mi amano e vivono in pratica la Consacrazione fatta al mio Cuore Immacolato che avevo chiesto a Fatima, per volontà di Gesù. Desidero dare loro un segno, un dono,
per mostrare loro la riconoscenza del mio Cuore di Mamma"

La Madonna a suor Chiara

VITA
“La mia vita è un dramma d’amore”
Suor Chiara

Suor Chiara Scarabelli, monaca clarissa, nata il 29 marzo 1912, a Genepreto, minuscolo paesino della valle del Tidone, nel piacentino, e deceduta il 29 gennaio 1994 nel nuovo Monastero, inaugurato solo pochi mesi prima della sua morte, in località S. Silvestro di Curtatone, (Mn). Visse per quasi 63 anni nel Monastero di Santa Chiara in Piazzale Roma di Venezia. Qui nacque un rapporto straordinario con la sua mamma, la vergine Maria, e con Gesù. Ella le affidò una particolare missione: far coniare una piccola medaglia, dono per tutti i consacrati al suo cuore, tutti coloro che vivevano la consacrazione accogliendo la Madonna con amore figliale, e quale richiamo per tutti gli uomini. Fu osteggiata in questo progetto del conio, per 40 anni, Finalmente nel 1990 la medaglia fu coniata e l'anno dopo a Mantova, fu consegnata personalmente al papa. Due furono i motivi del suo martirio: amare Dio perfettamente e salvare tutte le anime per mezzo della Grazia Materna di Maria. Alla fine della sua vita Gesù stesso le disse che il suo desiderio era stato realizzato poiché ormai amava Dio con l'Amore di Maria quindi perfettamente, e la Medaglia ormai coniata sarebbe stata il mezzo per portare a  salvezza  tutte le anime. 
           



LA MISSIONE  E LA MEDAGLIA FATTA CONIARE DALLA MADONNA PER I CONSACRATI

la Madonna le ha affidato il compito di coniare una medaglia per i consacrati al suo cuore Immacolato, secondo il messaggio di Fatima . Una seconda medaglia dopo quella detta Medaglia Miracolosa.le parole incise su detta medaglia sono le seguenti: "MADRE MIA FIDUCIA E SPERANZA" nella faccia anteriore e “GESU MARIA VI AMO , SALVATE TUTTE LE ANIME " nella faccia posteriore. La Vergine  le  affida questa missione con queste parole: "Ho bisogno di te per dare un dono a quei miei cari figli che sono la gioia del mio Cuore, perché mi amano e vivono in pratica la Consacrazione fatta al mio Cuore Immacolato che avevo chiesto a Fatima, per volontà di Gesù. Desidero dare loro un segno, un dono, per mostrare loro la riconoscenza del mio Cuore di Mamma".
Questo dono d'amore di Maria a noi, suoi figli, scatena le ire del demonio che riesce a ritardare per qualche tempo la realizzazione del desiderio della Vergine, ma finalmente la medaglia voluta dalla Mamma Celeste si realizza, e in questo segno i suoi figli tanto amati vedono il suo Cuore: "Vengo per dare loro il dono del mio Cuore affinché comprendano quanto Io li ami".

"Pregate, amatevi come figli di Dio, da veri fratelli, amatevi come vi ama la vostra Mamma e come vi ama Gesù!". Egli ha affidato al mio Cuore Immacolato la missione di chiamare tutti i miei figli alla conversione, alla preghiera, alla penitenza: pregate, pregate! Se non pregate non potete convertirvi. Amatevi tra voi come vi amo io. Lo dico con dolore: tanti, tanti non pregano, non amano. Piccola mia, ti affido la missione di far coniare una medaglia che mi ritrae come mi vedi: è un dono d'amore del mio Cuore Immacolato. Ecco, guarda il rovescio della medaglia.  
Allora vidi comparire, di fianco a Lei, il suo Cuore e quello di Gesù strettamente uniti, direi quasi legati, da una corona di spine; il Cuore di Gesù era sormontato da una piccola croce e quello della Mamma trapassato da una spada. Sotto i due Cuori c'erano una A ed una M intrecciate, a significare: Ave Maria. Entrambi i Cuori erano circondati da fiamme, simbolo dell'amore di cui ardono per la salvezza di tutte le anime. Tutto intorno c'era scritto a caratteri d'oro: "Gesù, Maria vi amo, salvate tutte le anime".
La Madonna ha spiegato la differenza tra le due medaglie che Lei stessa ha chiesto:  la medaglia chiesta a Caterina Labourè aveva come scopo la conferma dell’Immacolata Concezione e  quella chiesta a lei (suor Chiara) voleva essere un dono d’amore per i figli  consacrati al suo Cuore Immacolato e  un richiamo per quanti ancora non vivevano questa  consacrazione .
Poi la Madonna aggiunse : vi esorto a recitare spesso e col cuore l'invocazione: “Gesù, Maria vi amo, salvate tutte le anime”. Sarà come una carezza che consola il Cuore di Gesù e il mio Cuore Immacolato. L'invocazione, se recitata con fede e col cuore, riparerà ogni volta tante bestemmieOgni atto d'amore salverà un'anima. L'amore vi aiuti a valorizzare al massimo ogni istante della vostra vita terrena. Più forte sarà l'amore, più la vostra vita sarà feconda. Amatevi, amatevi, cercate le cose di lassù! Quaggiù tutto passa: solo l'amore resta in eterno! Sarete giudicati sull'amore. Anzi, per chi veramente ama, non ci sarà giudizio: solo un abbraccio del Padre buono col Figlio che è vissuto solo per amore e nell'amore! Ascoltate la vostra Mamma! Vi parlo, vi esorto perché vi amo e vi voglio felici in eterno lassù, lassù in Paradiso! Voglio portarvi a Gesù ed al Padre che vi attende tutti!



LA PROMESSE PER TUTTI I CONSACRATI AL SUO CUORE IMMACOLATO CHE PORTERANNO LA SUA MEDAGLIA

“PROMETTO A TUTTI COLORO CHE PORTERANNO CON SÉ QUESTO DONO DEL MIO CUORE IMMACOLATO,  TESTIMONIANDO LA LORO CONSACRAZIONE,
DI BENEDIRLI,
DI CONDURLI PER MANO,
DI PORTARLI NEL MIO CUORE COME FIGLI PREDILETTI PER PRESENTARLI A GESÙ.
LI ASSISTERO’ NEL MOMENTO DELLA MORTE
AFFINCHÉ IL NEMICO, SATANA, NON POSSA LORO NUOCERE
E SARANNO LASSÙ, CON ME, IN PARADISO, DOVE GESÙ DARÀ LORO IL PREMIO ETERNO. “

LA MEDAGLIA:
Tutta la vicenda è raccontata nel seguente libretto:

http://www.ancilla.it/autori/suor-maria-chiara-scarabelli.php



SPIRITUALITA’

Suor Chiara vive in Maria e dice “ ...non sono più io che vive ma la Mamma vive in me.....”
La sua spiritualità è quella stessa di Maria.

“Quando lo Spirito Santo trova Maria in un anima,
vola in quest’anima per unirsi alla sua dilettissima Sposa
e vi compie le sue più grandi meraviglie,
lo dico per esperienza personale”

Suor Maria Chiara Scarabelli


Vedere testo ed. Ancilla – “Maria Chiara icona purissima della Vergine Maria”



LIBRI SU SUOR CHIARA E LA SUA SPIRITUALITA’

Icona purissima della Vergine Maria: a cura di Mons. Luigi Molinari
La storia di un’anima che volle essere la prima nell’amore. L’Autobiografia, Il diario e gli scritti di Sr. Chiara con il testo integrale della rivelazione della Madonna.

Il Mistero di Maria Dal diario di suor Chiara:  «È dolce pensare che il Cuore di Gesù, nutrito dal sangue di Maria, della Madre sua, ha avuto i suoi primi palpiti vicino al Cuore di lei e che il Cuore di Maria sempre ardeva dell’amore del Cuore di Gesù (...), ecco perché Ella è la via più facile, più breve e più sicura, per avere accesso al Cuore Sacratissimo di Gesù».

Un dono per i Consacrati al mio Cuore Immacolato: Una promessa della SS.ma Vergine Maria…
a cura di Mons. Luigi Molinari - Una comunicazione della SS. Vergine Maria rimasta segreta per quarant’anni. La rivelazione della Madonna a Sr. M. Chiara: una medaglia per i consacrati al Suo Cuore Immacolato. - 48 pagine

Il fuoco dell'Amore
Una relazione oltre il limite - a cura di P. Alessandro Domenicale
Sulla preghiera di suor Chiara - 224 pagine 

All’ombra del Ginepro: Biografia di suor Chiara a cura di Maria Teresa Ranieli

Solo per puro amore nella pura fede: Nessun altro scritto, come questi due quaderni del diario di suor Chiara, rivela le tribolazioni da lei vissute e il grado di eroicità di fede, speranza e carità a cui è giunta.









giovedì 4 agosto 2016


ALCUNI PENSIERI DEL SANTO CURATO D'ARS



"La Messa è lunga quando la devozione è corta "

“Se conoscessimo il valore del Santo Sacrificio della Messa, quanto maggiore zelo porremmo per ascoltarla!”


“Com’è felice quell’Angelo Custode che accompagna un’Anima alla Santa Messa!”

"Quando il sacerdote è all'altare o sul pulpito, dobbiamo guardarlo come se fosse Dio stesso"

"Quando siamo dinanzi al Santissimo Sacramento, invece di guardare attorno a noi, chiudiamo i nostri occhi e la nostra bocca, apriamo il nostro cuore, il buon Dio aprirà il suo, andremo a Lui, Egli verrà a noi, l'uno per chiedere e l'altro per ricevere; sarà come un soffio dall'uno all'altro."

" Se un pastore non vuole dannarsi, bisogna che, allorquando gli capita un disordine in parrocchia, metta sotto i piedi il rispetto umano ed il timore di essere disprezzato ed odiato dai suoi parrocchiani; fosse anche sicuro di essere messo a morte quando discenderà dal pulpito, questo non lo dovrebbe trattenere… un pastore che vuole adempiere tutta la sua missione deve avere sempre la spada in mano”

"Dio chiederà conto ai genitori di tutti i peccati piccoli o grandi che i ragazzi hanno fatto a causa delle licenze inopportune concesse loro dai genitori"

"un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare ad una parrocchia e uno dei doni più preziosi della misericordia divina"

"“Figli miei, noi ci rendiamo conto di quanto potere possa avere un'anima pura sul buon Dio: ella ottiene da Lui tutto ciò che vuole”

Quando vedete un prete, dovete dire: "Ecco colui che mi ha reso figlio di Dio e mi ha aperto il cielo per mezzo del santo Battesimo, colui che mi ha purificato dopo il mio peccato, colui che nutre la mia anima"

“I santi conoscevano se stessi meglio di quanto conoscessero gli altri: ecco perché erano umili”



martedì 2 agosto 2016

IL COLLEGAMENTO
tra il Messaggio di Medjugorje del 2 Maggio 2016
e l’Apparizione alle Tre Fontane di Roma



Nel Messaggio di Medjugorje del 2 Maggio 2016 ci sono stati chiari riferimenti all’Apparizione delle Tre Fontane a Roma del 12 aprile 1947  a Bruno Cornacchiola


Questo è il messaggio di Medjugorje del 2 Maggio 2016 (Mirjana):

«Cari figli, il mio Cuore materno desidera la vostra sincera conversione e che abbiate una fede salda, affinché possiate diffondere amore e pace a tutti coloro che vi circondano.
Ma, figli miei, non dimenticate: ognuno di voi dinanzi al Padre Celeste è un mondo unico!
Perciò permettete che l’azione incessante dello Spirito Santo abbia effetto su di voi.
Siate miei figli spiritualmente puri.
Nella spiritualità è la bellezza: tutto ciò che è spirituale è vivo e molto bello.
Non dimenticate che nell’Eucaristia, che è il cuore della fede, mio Figlio è sempre con voi.
Egli viene a voi e con voi spezza il pane perché, figli miei, per voi è morto, è risorto e viene nuovamente.
Queste mie parole vi sono note perché esse sono la verità, e la verità non cambia: solo che molti miei figli l’hanno dimenticata.
Figli miei, le mie parole non sono né vecchie né nuove, sono eterne.
Perciò invito voi, miei figli, a osservare bene i segni dei tempi, a “raccogliere le croci frantumate” e ad essere apostoli della Rivelazione.
Vi ringrazio».


I COLLEGAMENTI  SONO I SEGUENTI :
(p.s. come riferimento per l’Apparizione delle Tre Fontane, ho usato il libro di Saverio Gaeta “Il Veggente – Il Segreto delle Tre Fontane”, Salani Editore):

1)      “invito voi, miei figli … ad essere apostoli della Rivelazione 
La Madonna nelle Apparizioni delle Tre Fontane si è presentata come Vergine della Rivelazione:

 “Sono colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione.  Tu mi perseguiti, ora basta! Entra nell’Ovile santo, Corte celeste in Terra”. 
Saverio Gaeta  - Il Veggente Pag  57


2)     “invito voi, miei figli … a raccogliere le croci frantumate”
Nell’Apparizione del 12 aprile 1947 nella Grotta delle Tre Fontane la Madonna punta l'indice verso il basso, indicando qualcosa ai suoi piedi;  Bruno segue con l'occhio il gesto e vede per terra un drappo nero, una veste talare da prete e accanto una croce spezzata. «Ecco» , spiega la Vergine , «questo è il segno che la Chiesa soffrirà, sarà perseguitata, spezzata; questo e il segno che i miei figli si spoglieranno... Tu, sii forte nella fede!...» .

“La ‘Bella Signora’ teneva nella mano destra, all’altezza del petto, un libro dalla copertina color cenere, mentre con la sinistra indicava verso i suoi piedi, dove c’erano un drappo  nero simile a una tonaca aggrovigliato in terra e pezzi di un crocifisso” Saverio Gaeta  - Il Veggente Pag 40

La Vergine aveva preannunciato la crisi che avrebbe colpito parte del clero: la talare gettata in terra e la croce spezzata ai suoi piedi sono un’immagine che nel 1947 poteva non essere ben compresa, ma che nei decenni successivi si è presentata in tutta la sua drammaticità. E ha segnalato molti altri rischi e pericoli che corrono la Chiesa e il mondo d’oggi e dell’immediato futuro.  Saverio Gaeta  - Il Veggente Pagg  232, 233

3)     “invito voi, miei figli …  ad osservare bene i segni dei tempi”

Dal messaggio del 12 aprile 1947
“Satana è sciolto, da promessa divina, per un periodo di tempo:
accenderà fra gli uomini il fuoco della protesta, per la santificazione dei santi. L’ira di Satana non è più mantenuta; lo spirito di Dio si ritira dalla Terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, ecco il drappo talare funebre, sarà lasciata in balìa del mondo. I sacerdoti, pure essendo nella bolgia infernale, sono a me cari; saranno calpestati e trucidati, ecco la croce rotta vicino alla talare dello spogliamento esteriore sacerdotale.
Vedrete uomini guidati da Satana fare una lega unitaria per combattere ogni forma religiosa; la colpita maggiormente sarà la Chiesa del Cristo, per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro: commercio usureggiante e politica, contro Roma!
 La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i ministri, specie fra gli Ordini della povertà, prova morale, prova spirituale, per il tempo indicato nei libri celesti, sacerdoti e fedeli saranno messi in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie!L’Eucaristia sarà un giorno dissacrata e non più creduta la presenza reale di mio Figlio. Momento di sconforto e smarrimento sarà sopra voi; unitevi nell’amore di Dio, fate una sola regola: Evangelo vivo! Siate forti nella verità dello spirito, l’Ovile di Cristo è e sarà la salvezza di tutti coloro che vogliono salvarsi. Nel finale, molti saranno convertiti per le molte preghiere e per il ritorno all’amore di tutti, e per potenti manifestazioni divine; sarà dato permesso fino a un tempo a costoro di distruggere tutto e tutti;  poi l’Agnello mostrerà la sua vittoria eterna, con le Potenze divine, distruggerà il male col bene, la carne con lo spirito, l’odio con l’amore!” Saverio Gaeta  - Il Veggente Pagg  216 – 217

Nel capitolo 24 del Vangelo di san Matteo, Gesù stesso indica i segni dei tempi ed aggiunge  “…vi sarà allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà.”

I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che mostrasse loro un segno dal cielo. Ma egli rispose: "Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino:  Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi? Una generazione perversa e adultera cerca un segno, ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona".  E lasciatili, se ne andò.   (Mt16,1-4)


P.s. A proposito dell’abito talare la Madonna diede questo messaggio per i sacerdoti e religiosi:

Non spogliatevi dell’abito sacerdotale, ubbidite tutti: l’abito richiama, è un segno celeste .. [quelli] che miseramente girano sicuri senza segni sacerdotali esterni: non solo vivono nel dubbio della fede, ma attirano altri a lasciare la fede con il loro mal comportamento! Tutto attorno a loro tace; non solo sentono fare ai loro riguardi critiche calunniose, ma spesso sono essi stessi che danno gli spunti per essere attaccati.
Lo Spirito Santo – che aiuta a spianare i monti e i colli, a raddrizzare i sentieri storti – lo hanno messo nelle soffitte delle loro stoltezze e nelle cantine della loro ignoranza! Ecco cosa significa che sono pieni di vino dolce: si sono ubriacati del mondo e del falso modernismo mondano dilagante nei loro spiriti deformati! Che siano e vivano da sacerdoti, come ha stabilito mio Figlio, che essi devono non solo rappresentare e vivere, ma essere Gesù Sacerdote nella vera missione! Avete abbracciato il sacerdozio: vivetelo e fatelo vivere! È una vera chiamata alla grazia per distribuire la grazia! È un pesante incarico, ma la grazia non manca e viene in aiuto supplendo dove voi non resistete a portare il giogo!” Saverio Gaeta  - Il Veggente Pagg  172-173

“Figli e figlie miei carissimi, sacerdoti, religiosi e religiose, è una Madre che parla e spero con l’aiuto dello Spirito Santo mi ascoltate. È un Cuore di Madre che vi fa riflettere su una presente situazione deleteria: è scomparso quasi del tutto l’abito talare e quello religioso, specialmente dalla parte maschile. Oggi, carissimi, vi parlo perché è venuta a formarsi una situazione gravosa sotto tutti i sensi. Vi richiamo a tornare a rivestire l’abito, perché il fedele non sa più a chi rivolgersi nel bisogno spiritualeAvete fatto scomparire il vero segno esterno, è diminuito in voi anche quello interno, ora il segno che vi distingueva tra i fedeli che credevano, così facendo avete distrutto la loro fede in Dio e la fiducia in voi, e non hanno più la forza per vincere il mondo, Satana e se stessi.  Saverio Gaeta  - Il Veggente Pagg  202-203

Anche nel messaggio del 1° gennaio 1999 a Bruno Cornacciola, Maria Santissima esorta i sacerdoti: "Operate come vi ha insegnato [Gesù] nella sua dottrina per vivere la via della verità, operando spiritualmente per la salvezza e la santità delle anime. Non crediate figli miei, alla libertà di religione nelle religioni. Tale libertà non fa amare Dio e i suoi Comandamenti e le sue leggi d'amore.
"Ora dico: ogni azione senza l'amore di Dio, dei suoi comandamenti e delle sue leggi è azione diabolica che cerca di frantumare l'unità della fede della Chiesa di mio Figlio, unica salvezza per l'umanità, come è scritto dallo Spirito Santo.”  Saverio Gaeta  - Il Veggente Pag   pagg 193-194.

4)  “Non dimenticate che nell’Eucaristia, che è il cuore della fede, mio Figlio è sempre con voi. Egli viene a voi e con voi spezza il pane perché, figli miei, per voi è morto, è risorto e viene nuovamente.
      Queste mie parole vi sono note perché esse sono la verità, e la verità non cambia: solo che molti miei figli l’hanno dimenticata

Sempre nel messaggio del 12 aprile 1947  la Madonna profetizzò la crisi di fede nell’Eucarestia.. (ed uno dei frutti/cause è la Comunione data in mano.. n.d.a. )

“.. preparate i vostri cuori, accostatevi con più fervore al sacramento vivente fra voi, l’Eucaristia, che sarà un giorno dissacrata e non più creduta la presenza reale di mio Figlio.” 
Saverio Gaeta  - Il Veggente Pagg 81,82

Nel messaggio di Medjugorje del 2 Maggio la Madonna ci ricorda che l’Eucarestia è il Cuore della fede!

Nel documento “Ecclesia de Eucharistia” di Giovanni Paolo II leggiamo che “La Chiesa vive dell'Eucaristia. Questa verità non esprime soltanto un'esperienza quotidiana di fede, ma racchiude in sintesi il nucleo del mistero della Chiesa. Con gioia essa sperimenta in molteplici forme il continuo avverarsi della promessa: « Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo » (Mt 28,20); ma nella sacra Eucaristia, per la conversione del pane e del vino nel corpo e nel sangue del Signore, essa gioisce di questa presenza con un'intensità unica. Da quando, con la Pentecoste, la Chiesa, Popolo della Nuova Alleanza, ha cominciato il suo cammino pellegrinante verso la patria celeste, il Divin Sacramento ha continuato a scandire le sue giornate, riempiendole di fiduciosa speranza.”

Su tale argomento invito ad approfondire i seguenti testi:

. “Sacramentum caritatis” Esortazione Apostolica di Benedetto XVI sull'Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa

. la sopra citata Enciclica “Ecclesia de Eucharistia” di Giovanni Paolo II

.Card  Raymond Leo Burke “Divino amore incarnato - La Santa Eucarestia, Sacramento di Carità”

. Padre Enrico Zoffoli “Eucarestia o nulla” Edizioni Segno

. Vedere la meravigliosa Mostra online dei Miracoli Eucaristici curata dal servo di Dio Carlo Acutis : http://www.miracolieucaristici.org/it/Liste/list.html


LE ARMI DEL NEMICO E LE NOSTRE

Infine per concludere, sempre dal messaggio del 12 aprile 1947, la Madonna indica le armi del nemico e le nostre:

“.. si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologiee teologie!
L’appello d’ambo le parti, fedeli e infedeli, sarà fatto in base a prove. Io fra voi eletti, con Cristo capitàno, combatteremo per voi. Ecco l’arma del nemico, rifletteteci sopra:

1. bestemmie,
2. peccati della carne,
3. oscenità,
4. fame,
5. malattie,
6. morte,
7. stordimenti operati dalla scienza, e qualunque altro mezzo dalla loro parte, e altre cose che vedrete, vi colpiranno i vostri sensi puri della fede.

Ecco le armi che vi faranno forti e vittoriosi:
1. fede,
2. fortezza,
3. amore,
4. serietà,
5. costanza nelle cose buone,
6. evangelo,
7. mansuetudine,
8. verità,
9. purità,
10. onestà,
11. pazienza,
12. sopportando ogni cosa, lontano dal mondo e dai suoi accoliti velenosi (alcol, fumo, vanità).
Chiedete di essere santi, e fate il bene, per santificarvi, allontanatevi dal mondo pur vivendo nel Mondo” 


Saverio Gaeta  - Il Veggente Pag  82

lunedì 1 agosto 2016



LA CONFESSIONE

Tratto dal Giornalino di Vieni e Vedi




Il sacramento della Penitenza o Riconciliazione è il sacramento istituito da Gesù Cristo per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo (Catechismo S. Pio X). 
Esso tocca le profondità del mistero della Misericordia di Dio, tema oggi fin troppo banalizzato e inflazionato, confuso spesso con una sorta di buonismo filantropico e quasi messo in contrapposizione ai concetti di giustizia e di Verità. 
Col Battesimo siamo liberati dal peccato originale e diveniamo figli di Dio, ma la nostra natura resta fragile, debole, soggetta alle tentazioni del diavolo e incline al peccato. S. Giovanni Apostolo, infatti, afferma che “se diciamo che siamo senza peccato inganniamo noi stessi e la verità non è in noi” (1Gv. 1,8). Col sacramento della Confessione non soltanto otteniamo la remissione dei peccati e laviamo la nostra anima, ma allo stesso tempo lodiamo e ringraziamo Dio per la Sua infinita Misericordia e riceviamo la Sua grazia per essere più forti nel nostro quotidiano combattimento spirituale. 
Ecco cosa si richiede per una Confessione ben fatta:
1)     Esame di coscienza (preparazione). Serve per poter riconoscere i nostri peccati. La coscienza, se è ben formata, è il luogo in cui Dio ci parla. Ascoltarla non significa “fare quel che ci pare”, pertanto quando si parla di primato della coscienza occorre stare molto attenti a non fraintendere. In questo esame i dieci comandamenti ci fanno da guida.
2)     Dolore dei peccati. Saper riconoscere il nostro peccato, avere il cuore e l’animo contrito. Spesso, durante le confessioni, il S. Curato d’Ars piangeva al posto dei penitenti. Chiediamo questa grazia: le lacrime per i nostri peccati che offendono Dio!
3)     Proponimento di non commetterne più. Sen non abbiamo questa disposizione interiore vuol dire che non siamo davvero pentiti.          
4)     Accusa dei peccati. Non tacere volutamente al confessore qualche peccato: se infatti l’ammalato per vergogna tenesse nascosta la sua ferita al medico, come questi potrebbe curarla? Il precetto minimo della Chiesa prevede l’obbligo di confessare i peccati gravi almeno una volta l’anno, tuttavia Essa raccomanda una confessione frequente e anche dei peccati veniali per accostarsi degnamente alla S. Eucarestia e per non adagiarsi nelle proprie miserie e progredire nel cammino di santità.
5)     Soddisfazione o penitenza. La Misericordia non è separata dalla giustizia: avendo offeso Dio col nostro peccato, occorre riparare. L’assoluzione del sacerdote toglie il peccato (la colpa), ma non porta rimedio a tutti i disordini che esso ha creato e non cancella del tutto le pene (cosa che invece fa l’indulgenza). La penitenza può consistere nella preghiera, un’offerta, un’opera di misericordia o qualche sacrificio.
Il sacerdote è dunque il canale attraverso il quale scorre il fiume della Misericordia di Dio per le anime. Questo ministero straordinario richiede grande rispetto e delicatezza verso colui che è caduto, ma anche amore alla Verità, fedeltà al Magistero della Chiesa e una vita di preghiera e di penitenza. Tanti sacerdoti si sono santificati soprattutto per l’amore e la dedizione con cui amministravano questo ministero. Pensiamo, oltre al già citato S. Curato d’Ars, anche a S. Leopoldo Mandic o a S. Pio da Pietralcina. Oggi spesso viene data poca importanza a questo sacramento e certa teologia moderna filo-protestante vorrebbe ridurre la “questione” al rapporto diretto tra l’anima e Dio. Ma non è questo che ha voluto Gesù che ha affidato agli apostoli anche la missione di rimettere i peccati. 
Ringraziamo pertanto Dio quando incontriamo sacerdoti, che consacrano tanto tempo della loro vita a questo ministero che, insieme alla celebrazione della S. Messa, dovrebbe davvero essere il cuore della vita di un prete.
Quando si parla di periferie esistenziali si pensa spesso solo alle povertà materiali dell’uomo o ai problemi sociali, ma quanto più lo sono le nostre anime con le nostre miserie spirituali? E in questo campo siamo tutti poveri e bisognosi che Dio ci tenda la mano.   


LE SANTE INDULGENZE

Tratto dal Giornalino di Vieni e Vedi





“Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze
ed offrile per loro”
Gesù a santa Faustina Kowalska


Il 2 Agosto abbiamo celebrato il perdono di Assisi. Prendiamo spunto da questo evento per parlare delle Sante indulgenze, tema fondamentale per la nostra vita spirituale, ma oggi troppo spesso dimenticato anche a causa di un falso concetto di Misericordia. Anzitutto occorre essere riconoscenti perché la Chiesa dispensa tesori guadagnati con i sacrifici e le preghiere offerti in primis da Cristo con tutte le sofferenze della Sua Passione e Morte di Croce, ma anche dalla Vergine Maria e da tutti i Santi. Ci rifacciamo al Magistero della Chiesa e in particolare al “Manuale delle indulgenze” (Enchiridion indulgentiarum, 1968).
Cos’è l’indulgenza? Col Sacramento della Confessione viene perdonata la colpa dei peccati, ma il peccatore può avere comunque bisogno di un’ulteriore purificazione, cioè di una pena temporale che può essere scontata nella vita presente oppure nell’altra vita mediante il Purgatorio. Ebbene, l’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati già rimessi, quanto alla colpa, con la Confessione sacramentale. L’indulgenza può essere plenaria o parziale a seconda che rimetta in tutto o in parte tale pena temporale e può essere applicata a sé stessi o ai defunti (sappiamo che le anime del Purgatorio possono pregare per noi, ma non possono fare più nulla per sé stesse e attendono il tempo necessario alla loro purificazione per entrare in Paradiso, tempo che può essere ridotto con le nostre preghiere in loro suffragio, in primis il Sacrificio della S. Messa e le indulgenze applicate a loro favore. Si tratta di un atto di grande Carità; ecco, infatti, cosa  dice Gesù a S. Faustina Kowalska: “Oggi conducimi le anime che sono nel carcere del Purgatorio ed immergile nell’abisso della Mia Misericordia. Tutte queste anime sono molto amate da me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze e offrile per loro …” (dall’8° giorno della novena alla Divina Misericordia). L’indulgenza plenaria può essere acquistata una volta al giorno, mentre quella parziale anche più volte. Le condizioni per lucrare l’indulgenza, oltre al compimento dell’opera indulgenziata, sono:intenzione di acquisirla, distacco del cuore dal peccato anche veniale e proposito di non commetterlo più,Confessione Sacramentale (anche alcuni giorni prima e dopo di aver compiuto l’opera), Comunione Eucaristicae preghiera per il Papa (Pater, Ave, Gloria) da farsi nello stesso giorno dell’opera. Spesso è richiesta la visita in Chiesa e la recita del Credo. Il Manuale riporta dapprima quattro gruppi di concessioni di indulgenze di carattere generale, secondo cui si concede l’indulgenza parziale al fedele che:
      I.        nel compiere i doveri e sopportare le avversità della vita, innalza con umile fiducia l’animo a Dio aggiungendo, anche mentalmente, una pia invocazione; 
  1. con spirito di fede e misericordia pone sé o i suoi beni a servizio dei fratelli;
  2. si priva spontaneamente con spirito di sacrificio e penitenza di qualche cosa lecita;
  3. rende, senza vergognarsi, aperta testimonianza di fede davanti agli altri, riconoscendo Dio davanti agli uomini e combattendo la buona battaglia della fede.  
Il Manuale elenca, poi, numerose occasioni per lucrare l’indulgenza plenaria e parziale. C’è davvero da rimanere stupiti e, forse, certi atti e preghiere a cui eravamo abituati magari senza dargli tanto peso, li vedremo e penseremo sotto una luce diversa …
Atti o preghiere cui è legata l’Indulgenza plenaria: Adorazione del SS. Sacramento per almeno mezz’ora; pio esercizio della Via Crucis; recita del S. Rosario (senza interruzione e meditando i misteri) o dell’Inno Akathistos in Chiesa oppure in famiglia, in una comunità religiosa o associazione di fedeli; lettura/ascolto della Sacra Scrittura per almeno mezz’ora; consacrazione della famiglia al Sacro Cuore di Gesù o alla Santa Famiglia di Nazareth in presenza di un sacerdote; consacrazione del genere umano a Cristo Re nel giorno della relativa Solennità; benedizione del Papa Urbi et Orbi (seguita anche tramite radio o TV); nel Giovedì Santo, recita del Tantum Ergo davanti alla reposizione del SS. Sacramento; nel Venerdì Santo, partecipazione all’adorazione della Croce; partecipazione alla processione Eucaristica nel giorno del Corpus Domini; partecipazione alla celebrazione della Prima Comunione anche di altri; nei Venerdì di Quaresima recita della preghiera “A Gesù Crocifisso”; partecipazione agli esercizi spirituali di almeno 3 giorni interi; partecipazione a qualche funzione durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; recita in Chiesa del  Veni Creator nel 1° giorno dell’anno o a Pentecoste; recita del Te Deum l’ultimo giorno dell’anno; partecipazione alla prima S. Messa di un novello Sacerdote o nel giorno di particolari anniversari di ordinazione; rinnovo delle promesse battesimali durante la Veglia Pasquale e nell’anniversario del proprio Battesimo; benedizione apostolica impartita dal sacerdote (insieme ai Sacramenti) al fedele in punto di morte (in subordine la Chiesa concede l’indulgenza anche in mancanza del Sacerdote purché il fedele sia debitamente disposto e durante la sua vita abbia abitualmente pregato); visita di particolari luoghi sacri (es. le quattro Basiliche patriarcali di Roma, le Cattedrali, I Santuari, ecc.) in ricorrenze particolari quali dedicazione, memoria del Titolare, ecc.; applicabile solo per i defunti, visita di un cimitero dall’1 all’8 Novembre insieme alle altre condizioni da praticarsi nel giorno della Commemorazione dei defunti; festa della Divina Misericordia (istituita nel 2000 da Giovanni Paolo II); perdono di Assisi il 2 Agosto.
Atti o preghiere cui è legata l’Indulgenza parziale: insegnamento/ascolto della dottrina cristiana; visita al SS. Sacramento; Comunione Spirituale; ringraziamento dopo la S. Comunione; recita privata del S. Rosario; esame di coscienza; ritiro mensile; recita del Magnificat; recita dell’Angelus o del Regina Coeli; recita di alcune preghiere mariane (tra cui “Sotto la tua protezione …”, preghiera di S. Bernardo “Ricordati o pietosissima Vergine Maria …”, Salve Regina); recita dell’Angelo di Dio; preghiera a S. Giuseppe; preghiere legittimamente approvate in onore di Apostoli, Santi e Beati; partecipazione a novene fatte in pubblico; preghiera per il Papa e il Vescovo; preghiera all’inizio e termine della giornata, iniziando a compiere il proprio lavoro e prima e dopo il pasto; segno di croce fatto con devozione; recita del Credo; recita degli atti di Fede, Speranza e Carità; uso con devozione di oggetti di pietà benedetti quali Crocifisso, Croce, corona, scapolare, medaglie; per i defunti, visita al cimitero e recita dell’eterno riposo.    
Stupiti? Non ci resta che aprire questo scrigno prezioso e, con fede e umiltà, attingere a questo immenso tesoro! Non lasciamoci distogliere da certa teologia e predicazione che, intrise di relativismo e materialismo e negando il peccato e la distinzione chiara tra bene e male, pur riempendosene la bocca, di fatto nega anche la Misericordia di Dio!